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Infortuni sul lavoro

In Italia, dall'inizio dell'anno ad agosto 2024, si sono verificati 680 infortuni mortali sul lavoro, con un incremento dell’ oltre il 3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Sulla base dei dati forniti dall'Inail, l'Osservatorio Sicurezza sul lavoro ha stimato una media mensile di 85 decessi.
Il primo posto di questa tragica classifica, almeno in valori assoluti, spetta alla Lombardia.
Paradossalmente però, rapportando i lavoratori presenti in ogni regione con le vittime di infortunio e considerando un'incidenza infortunistica superiore a 25 unità ogni milione di lavoratori (media nazionale 21,5) le regioni a più alto rischio infortunistico sono Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige, Sicilia, Umbria e Campania, zona rossa. Mentre la nostra regione, con una incidenza tra il 75% e la media nazionale, si colloca nella cosiddetta zona gialla.
Per quanto riguarda le attività economiche, il settore più colpito risulta essere quello delle costruzioni, seguito dalle attività manifatturiere.
In termini di genere, le denunce infortunistiche degli uomini sono circa il doppio di quelle femminili (250.325 vs 136.229). Gli infortuni riguardano maggiormente i cittadini italiani rispetto a quelli stranieri, mentre in termini di età la maggior parte dei decessi riguardano la fascia tra i 55 e 64 anni, anche se i più giovani registrano un numero maggiore di infortuni, ma fortunatamente senza gravi conseguenze.
Per quanto riguarda più da vicino il nostro territorio, rileviamo che Lodi ha un'incidenza stimata a 19,1(inferiore alla media nazionale di 21,5), ma decisamente superiore a quella di Milano pari a 13,3. In termini assoluti Lodi e Cremona, nel periodo considerato, hanno registrato 5 infortuni mentre Milano 30. 

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