L'India e la piaga dell'inquinamento atmosferico
L'inquinamento atmosferico a Delhi, la capitale dell'India con oltre 30 milioni di abitanti, continua a peggiorare e ogni anno provoca e aggrava malattie debilitanti, spesso mortali, tra decine di migliaia di persone. E Delhi, per il quarto anno consecutivo ha ottenuto il triste primato di essere la capitale più inquinata al mondo.
Una misurazione della qualità dell'aria di Delhi del 7 febbraio di quest'anno ha mostrato che la concentrazione di materiale particolato (PM) 2,5 di Delhi era di 171 microgrammi per metro cubo e l'indice di qualità dell'aria (AQI) era 223. Entrambe le cifre sono oltre cinque volte sopra i livelli di sicurezza raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
L'inquinamento atmosferico da PM 2,5 ha causato circa 25.000 morti a Delhi dall'inizio del 2021. Un dato terribile che rischia di aumentare.
Il World Air Quality Report, pubblicato dall'organizzazione svizzera IQAir nel marzo 2022, ha rilevato che 35 delle 50 città del mondo con la peggiore qualità dell'aria si trovano in India. Nessuna città indiana ha soddisfatto gli standard di qualità dell'aria di sicurezza dell'OMS. Le centrali elettriche a carbone, le fabbriche e i veicoli sono tra le principali fonti di inquinamento atmosferico dell'India.
Quanto sta avvenendo nel Paese asiatico rischia di essere una previsione drammatica di quanto potrà registrarsi in un futuro prossimo in molti altri paesi, anche in Europa. Sempre più prigionieri di una situazione che vede una costante assenza di precipitazioni, un incremento preoccupante della siccità e parallelamente un aumento nocivo e anche letale dei livelli di inquinamento dell’aria.